Astigmatismo e miopia sono tra i difetti di refrazione più comuni, spesso trattati con lenti correttive come occhiali o lenti a contatto. Tuttavia, in alcuni casi, la chirurgia refrattiva può essere una soluzione efficace per correggerli.
La chirurgia refrattiva con laser a femtosecondi è una tecnica avanzata che permette di rimodellare la cornea per correggere o ridurre significativamente astigmatismo e miopia.
Cos’è la chirurgia refrattiva con laser a femtosecondi e come funziona? Ce lo spiega il professor Paolo Vinciguerra, responsabile del Centro Oculistico dell’IRCCS Istituto Clinico Humanitas di Rozzano.
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La tecnica SMILE (Small Incision Lenticule Extraction) o Smart Sight permette di rimodellare la cornea correggendo il difetto visivo.
Prima dell’intervento si esegue una tomografia ottica a radiazione coerente (OCT), che fornisce scansioni precise della cornea, analizzandone gli strati e misurandone lo spessore, individuando eventuali lesioni anche profonde. Questo esame ottimizza l’intervento laser, garantendo un posizionamento preciso del lenticolo.
Il lenticolo è un piccolo disco di tessuto corneale scolpito dal laser nella cornea, in base alle esigenze del paziente. Durante l’intervento, l’occhio viene immobilizzato con un sistema di aspirazione per assicurare una centratura perfetta, evitando di compromettere le misurazioni preoperatorie.
Il laser a femtosecondi non solo crea il lenticolo corneale ma effettua anche una piccola incisione (meno di 4 mm) sulla cornea per estrarre il lenticolo. Una volta estratto, la curvatura della cornea si modifica, correggendo il difetto visivo e migliorando significativamente la visione del paziente.
L’intervento si svolge in ambulatorio con anestesia locale tramite collirio, senza necessità di sedazione. Ha una durata di pochi minuti e offre risultati duraturi. Eventuali variazioni della vista nel tempo sono legate al naturale invecchiamento dei tessuti, non a una regressione degli effetti del laser.
L’intervento è indicato per pazienti a partire dai 18 anni con un difetto di refrazione stabile da almeno un anno. L’idoneità viene valutata da uno specialista oculistico durante una visita dedicata.
La chirurgia refrattiva è sconsigliata durante la gravidanza, poiché richiede farmaci non compatibili e perché la cornea può indebolirsi biomeccanicamente durante la gestazione, compromettendo il risultato dell’intervento.
Nei 7 giorni precedenti l’esame, è necessario sospendere l’uso di lenti a contatto. Dopo la visita, non sarà possibile guidare, quindi si raccomanda di farsi accompagnare. Per ulteriori informazioni, consultare le relative norme di preparazione.