L’occhio come si sa è un organo complesso e affascinante. Semplificando molto, si può dire che l’occhio è composto di tre parti: il globo oculare, l’orbita e i cosiddetti “annessi”. I tumori dell’occhio possono svilupparsi dalle cellule che costituiscono i tessuti di queste tre regioni principali e, a seconda delle cellule di origine, viene classificato come intraoculare (se ha origine nel globo oculare), orbitale (se ha origine nell’orbita) o annessiale (o degli annessi, se ha origine nelle strutture considerate annessi oculari).
In generale, quello più comune tra gli adulti è il melanome uveale, che in generale in Italia colpisce circa 400 persone all’anno. I fattori di rischio sono diversi; vi sono fattori etnici, ereditari, età e sesso. Ad esempio è più comune per le persone di carnagione chiara, che hanno occhi chiari, e che soffrono di alcune patologie ereditarie come la sindrome del nevo displastico o la melanocitosi oculodermica (o nevo di Ota), o la sindrome BAP1 (BAP1 tumor predisposition syndrome), in cui è presente un’alterazione del gene BAP1 che aumenta il rischio di sviluppare alcuni tumori, incluso il melanoma dell’occhio. Il rischio è leggermente maggiore negli uomini e con l’età avanzata. Non va dimenticato infine che l’esposizione eccessiva al sole o lavori pericolosi possono aumentare le probabilità e i rischi.
L’altro tipo di tumore intraoculare primario che può colpire l’adulto è il linfoma (praticamente sempre di tipo non-Hodgkin), che origina dalle cellule immunitarie chiamate linfociti. Interessa più comunemente persone anziane, debilitate o con problemi al sistema immunitario. Nei bambini, il tumore intraoculare primario più comune, sebbene molto raro, è il retinoblastoma, una malattia che prende il via dalle cellule della retina.
Come ben sappiamo, oggi la medicina ha fatto enormi passi in avanti nella cura di queste malattie, ma per questo tipo di patologie i fattori che portano allo sviluppo dei tumori dell’occhio sono ancora in gran parte sconosciuti. Molti dottori credono che sia meglio evitare l’eccessiva esposizione ai raggi solari proteggendo gli occhi, ma ancora come detto non c’è un’evidenza scientifica.
Resta vitale come sempre però la PREVENZIONE. Il primo e più importante passo per la diagnosi di un tumore intraoculare – sia esso un melanoma, un linfoma o un altro tipo di neoplasia intraoculare – è senza dubbio la visita da uno specialista. La visita dell’oftalmologo in genere è sufficiente per diagnosticare un melanoma intraoculare, insieme a esami specifici come ecografia, tomografia ottica computerizzata (OCT) e angiografia con fluoresceina e con verde di indocianina. I trattamenti poi per combattere la malattia varieranno da caso a caso, ma è fondamentale agire per tempo e muoversi con anticipo.
Anche per questi motivi, oggi 4 Febbraio si celebra la giornata mondiale contro il Cancro. Diverse le iniziative messe in atto per sostenere, accompagnare e accrescere consapevolezza nei confronti di queste malattie.