L’insorgenza precoce della miopia è strettamente correlata a un rischio aumentato di miopia più grave in età adulta, e va notato che una volta sviluppata, la miopia è considerata irreversibile. Al fine di valutare la capacità di ritardare l’insorgenza della miopia, è stato condotto uno studio randomizzato, controllato con placebo e in doppio cieco presso il Chinese University of Hong Kong Eye Center. Lo studio ha coinvolto 474 bambini non-miopi, di età compresa tra 4 e 9 anni, con un equivalente sferico cicloplegico tra +1.00 D e 0.00 D e astigmatismo inferiore a -1.00 D.
I partecipanti sono stati assegnati in modo casuale a tre gruppi: atropina 0.05% (n=160), atropina 0.01% (n=159) e placebo (n=155). I colliri sono stati applicati una volta ogni notte in entrambi gli occhi per un periodo di 2 anni. Gli esiti primari hanno incluso il tasso di incidenza cumulativo di miopia a 2 anni (definita come equivalente sferico cicloplegico di almeno -0.50 D in entrambi gli occhi) e la percentuale di partecipanti con spostamento miopico rapido (spostamento miopico equivalente sferico di almeno 1.00 D).
Dei 474 pazienti randomizzati, il 74.5% ha completato lo studio. A 2 anni, l’incidenza cumulativa di miopia nei gruppi atropina 0.05%, atropina 0.01% e placebo è stata rispettivamente del 28.4%, 45.9% e 53.0%. Le percentuali di partecipanti con spostamento miopico rapido sono state del 25.0%, 45.1% e 53.9%. Rispetto al gruppo placebo, il gruppo atropina 0.05% ha mostrato un’incidenza di miopia cumulativa significativamente inferiore (differenza del 24.6%) e una percentuale inferiore di pazienti con spostamento miopico rapido (differenza del 28.9%). Inoltre, rispetto al gruppo atropina 0.01%, il gruppo atropina 0.05% ha registrato un’incidenza di miopia cumulativa significativamente inferiore (differenza del 17.5%) e una percentuale inferiore di pazienti con spostamento miopico rapido (differenza del 20.1%).
L’evento avverso più comune è stata la fotofobia, riportata rispettivamente dal 12.9% nel gruppo atropina 0.05%, dall’18.9% nel gruppo atropina 0.01% e dal 12.2% nel gruppo placebo nel secondo anno.
In conclusione, l’uso notturno di gocce oculari di atropina allo 0.05%, rispetto al placebo, in bambini non-miopi di età compresa tra 4 e 9 anni, ha dimostrato un’incidenza significativamente inferiore di miopia e una percentuale ridotta di partecipanti con spostamento miopico rapido a 2 anni. Non sono emerse differenze significative tra atropina allo 0.01% e il placebo. Ulteriori ricerche sono necessarie per replicare tali risultati, comprendere se ciò rappresenti un ritardo o una prevenzione della miopia e valutare la sicurezza a lungo termine di questa strategia.