La Prima Clinica Virtuale Oculistica all’Ospedale di Bazzano: La Telemedicina Rivoluziona l’Oftalmologia
La Provincia di Bologna annuncia con orgoglio l’apertura della prima “Clinica Virtuale” presso l’Ospedale di Bazzano, un significativo passo avanti nell’ambito dell’oftalmologia grazie alla telemedicina. Questo sviluppo rappresenta il futuro delle cure mediche e dell’assistenza territoriale, un campo in cui l’Azienda USL di Bologna ha investito notevolmente, anche attraverso l’istituzione di un board dedicato composto da professionisti esperti.
L’obiettivo principale del progetto “Clinica Virtuale”, già supportato da studi scientifici internazionali, è quello di potenziare i servizi oftalmologici sul territorio, rendendo disponibili prestazioni mediche in prossimità del luogo di residenza dei pazienti e promuovendo l’utilizzo della telerefertazione. Questo ampio progetto richiede un investimento aziendale di circa un milione di euro, finalizzato all’acquisizione di apparecchiature all’avanguardia per quattro Cliniche Virtuali e all’implementazione di sofisticati software per la trasmissione dei dati e delle immagini, consentendo la telerefertazione direttamente dall’Ospedale Maggiore di Bologna.
La prima “Clinica Virtuale” inaugurata a Bazzano è il risultato di un percorso iniziato durante la pandemia, quando la necessità di mantenere il distanziamento sociale ha portato all’adozione delle prime televisite oftalmologiche. Dopo il successo delle televisite, che sono diventate una pratica consolidata all’interno dell’Azienda USL, si è sviluppata la rete di telemedicina HUB and SPOKE in ambito oftalmologico. Questo sistema prevede la creazione di “Cliniche Virtuali” in diversi centri Spoke dislocati sul territorio, dotati di apparecchiature di alta tecnologia per eseguire diagnosi tempestive e precise, nonché per condurre follow-up accurati.
I pazienti saranno ora in grado di ricevere cure oftalmologiche di alta qualità nei presidi territoriali, senza la necessità di recarsi periodicamente nei grandi centri HUB. Gli esami diagnostici, le immagini e i dati raccolti nelle Cliniche Virtuali saranno valutati e refertati da medici oftalmologi presso l’HUB dell’Ospedale Maggiore di Bologna, utilizzando un software dedicato all’elaborazione delle immagini e alla telerefertazione. Grazie alla telemedicina e all’innovazione digitale, i medici dell’HUB potranno seguire il follow-up dei pazienti nelle cliniche virtuali, garantendo una copertura estesa su tutto il territorio.
La telemedicina e l’innovazione digitale rappresentano strumenti fondamentali per garantire ai cittadini una continuità nell’assistenza sanitaria territoriale, offrendo un servizio completo grazie all’utilizzo di una cartella ambulatoriale elettronica condivisa. Tra gli esami ora disponibili presso la prima Clinica Virtuale dell’Azienda USL di Bologna troviamo OCT e ANGIO-OCT, campo visivo computerizzato, foto del fondo oculare, retinografia, ultrawidefields e tonometria.
In passato, i pazienti erano costretti a recarsi presso gli ambulatori oftalmologici di II livello dell’Ospedale Maggiore per i controlli di follow-up, il quale dispone di tutte le tecnologie e competenze necessarie. Tuttavia, ciò comportava disagi per i pazienti residenti in zone periferiche, poiché la distanza rappresentava una barriera all’adesione al follow-up, soprattutto a lungo termine. Questo nuovo modello di cura, più conveniente e intelligente, promette di garantire prestazioni di secondo livello direttamente sul territorio, migliorando l’aderenza al piano terapeutico e, di conseguenza, contribuendo al benessere dei pazienti.
La telemedicina rappresenta un cambiamento significativo nel settore sanitario, consentendo a individui fragili o disabili di accedere alle cure oftalmologiche con facilità e comodità. L’Azienda USL di Bologna eroga ogni anno circa 156.000 prestazioni oftalmologiche ambulatoriali, coinvolgendo circa 120.000 pazienti oftalmologici, con oltre 23.000 esami strumentali all’anno (tra OCT, campi visivi computerizzati e foto del fondo oculare/retinografie) per un totale di 20.900 pazienti ogni anno. Si stima che circa il 67% di queste prestazioni e pazienti possano essere seguiti tramite le nuove Cliniche Virtuali dell’Azienda USL di Bologna. In particolare, nel Distretto di Reno Lavino Samoggia, sarà possibile eseguire il 12% degli esami di follow-up.
Con l’attuazione del Decreto Ministeriale 77, si concretizza il nuovo modello di assistenza sanitaria che sposta la diagnosi e la cura delle patologie oculari verso il territorio, sfruttando la telemedicina.