Rischio e Gestione della Cecità Dopo Chirurgia Orbitale: Studio Retrospettivo su 1.665 Pazienti.
Una grave perdita della vista è un rischio associato alla chirurgia orbitale, ma il tasso di rischio complessivo è poco conosciuto. Questo studio retrospettivo ha esaminato pazienti sottoposti a chirurgia orbitale in due Centri medici accademici tra il 1994 e il 2014. Sono stati analizzati dati demografici, storia medica, dettagli chirurgici, e acuità visiva. Pazienti con acuità visiva preoperatoria ≥20/200 che è peggiorata a ≤20/400 dopo chirurgia sono stati inclusi.
Dei 1.665 pazienti, 14 (0,84%) hanno riportato grave perdita della vista post-chirurgica (dal conteggio delle dita a 30 cm alla percezione della luce). Le cause includono emorragia retrobulbare, impianto mal posizionato, ischemia o danno diretto del nervo ottico.
L’analisi per approccio chirurgico ha rivelato che i pazienti con fratture facciali multiple, decompressione del canale ottico, o approccio intracranico hanno un rischio significativamente più alto di cecità post-chirurgica (6,45%, 15,6%, e 18,2% rispettivamente).
Sette dei 8 pazienti con cause potenzialmente reversibili hanno subito chirurgia ripetuta, e 2 hanno recuperato una visione sostanziale (20/20 e 20/25). L’uso di corticosteroidi endovenosi non ha influenzato significativamente l’acuità visiva.
Il rischio complessivo di grave perdita della vista è dell’0,84%, con rischi più elevati nei sottogruppi specificati. Il monitoraggio postoperatorio e la gestione tempestiva possono migliorare l’esito visivo in alcuni pazienti.