Non riesce più a vedere il set dove sta girando. Chi l’avrebbe mai immaginato che l’intrepida e molto autoritaria M, capo dell’agente segreto 007, e della sezione M16 al Servizio di Sua Maestà, si sarebbe trovata in questa difficile situazione. L’attrice premio Oscar Judi Dench ha dichiarato che una condizione degenerativa degli occhi l’ha resa incapace di leggere i copioni o vedere sul set.
Judi Dench, 88 anni, è nata il 9 dicembre del 1934. Domenica ha dichiarato al quotidiano britannico The Daily Mirror’s Notebook magazine che per lei è difficile comprendere le sue condizioni. “Sul set di un film non vedo – ha detto Dench – e poi non riesco a leggere. Non riesco a vedere molto. So che è una cosa che devo affrontare. La devo accettare. È difficile gestirla se ho una parte di copione piuttosto lunga. Non ho ancora trovato un modo. Ho tanti amici che mi aiuteranno con la sceneggiatura e ho una forte memoria fotografica.”
Nel 2019, Dench ha dovuto smettere di guidare a causa della perdita della vista. Nonostante queste difficoltà, l’attrice, riconosciuta come una delle più significative interpreti del cinema e del teatro inglese, ha detto che cercherà di lavorare “il più possibile”. La sua carriera è stata coronata da successi, tra cui il ruolo iconico di M nella serie di film di James Bond da GoldenEye (1995) a Spectre (2015). Dench è stata candidata ben otto volte agli Oscar, e ha vinto come miglior attrice non protagonista nel 1999 per la sua interpretazione della regina Elisabetta I in “Shakespeare in Love”. Nel 2021 ha ottenuto l’ultima candidatura per il film “Belfast”.
La malattia agli occhi di cui soffre è la degenerazione maculare senile (Amd), di cui aveva già parlato pubblicamente nel 2012. Questa condizione degenerativa degli occhi le ha causato notevoli difficoltà, rendendola incapace di svolgere alcune attività quotidiane come leggere i copioni o vedere sul set. Tuttavia, Judi Dench si è dimostrata una donna forte e determinata, pronta ad affrontare le sfide della vita e a continuare a dedicarsi alla sua passione per la recitazione, sfruttando la memoria fotografica e l’aiuto di amici per continuare a lavorare nel mondo dello spettacolo.