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La cheratopigmentazione per cambiare colore degli occhi: cos’è?

Cheratopigmentazione: un intervento di chirurgia oculare progettato per cambiare il colore degli occhi. Questa procedura, eseguita direttamente sulla cornea, può essere realizzata manualmente con un ago oppure utilizzando un laser a femtosecondi per creare uno spazio dove viene iniettato un pigmento colorato. La cheratopigmentazione modifica permanentemente la cornea, rendendola opaca e coprendo così il colore naturale dell’iride.

La tecnica più diffusa oggi è la FAK (femtosecond laser-assisted intra-stromal keratopigmentation).

È possibile cambiare il colore degli occhi chirurgicamente? Sì, esistono tre diverse procedure chirurgiche per cambiare il colore degli occhi:

  1. Chirurgia implantare estetica dell’iride
  2. Depigmentazione dell’iride con laser
  3. Cheratopigmentazione

La chirurgia estetica dell’impianto di iride artificiale sull’iride naturale e la rimozione del pigmento tramite laser sono approvate solo in alcuni Paesi. Queste tecniche sono particolarmente rischiose e possono portare alla cecità o alla necessità di interventi per glaucoma o cataratta. Inoltre, l’impianto di iride artificiale è riservato ai pazienti con iride mancante o danneggiata per lesioni o difetti congeniti; per scopi cosmetici, è considerata una pratica illegale.

La cheratopigmentazione è relativamente nuova e, rispetto ad altre tecniche per cambiare il colore degli occhi, è attualmente considerata la più sicura.

Come si chiama l’intervento per cambiare il colore degli occhi? L’intervento si chiama cheratopigmentazione, noto anche come “tatuaggio oculare”.

A cosa serve la cheratopigmentazione? La cheratopigmentazione è uno dei metodi proposti per modificare il colore degli occhi. Chi desidera occhi azzurro chiari anziché marrone scuro, per esempio, può valutare la propria idoneità a questa procedura. Si tratta di un’operazione delicata e non adatta a tutti, eseguita su una parte altamente sensibile dell’occhio (la cornea) e che prevede l’uso di un laser a femtosecondi. In sostanza, è una forma di microchirurgia con potenziali complicazioni.

Da cosa dipende il colore degli occhi? Il colore degli occhi dipende dal colore dell’iride, una struttura anulare di tessuto pigmentato, con al centro una pupilla di diametro variabile. L’iride può essere chiara (dal blu al verde) o scura (dal marrone al nero) in base alla quantità di melanina presente nello stroma irideo e ai fenomeni ottici di riflessione e diffrazione della luce.

Quando è indicata la cheratopigmentazione? La cheratopigmentazione è stata ideata anni fa per ragioni mediche specifiche, come minimizzare cicatrici corneali, leucomi corneali e opacità post-traumatiche in occhi non vedenti, migliorando l’aspetto senza ricorrere a protesi. È stata anche utilizzata per trattare sintomi visivi associati a anomalie della cornea e dell’iride, come aniridia, policoria e difetti traumatici dell’iride.

Oggi, la cheratopigmentazione è proposta come alternativa terapeutica in pazienti selezionati in cui le procedure non chirurgiche (es. lenti a contatto colorate) e ricostruttive non migliorano la funzionalità o l’estetica.