“Oftalmologia, ottica e optometria: quale futuro con le nuove tecnologie” è un evento organizzato da Fabiano Gruppo Editore, noto per le pubblicazioni b2eyes ed EyeSee, e si svolge presso l’Auditorium del Centro Congressi di Fiera Milano – Rho, all’interno del programma fieristico della mostra MIDO Milano Eyewear Show. La tavola rotonda, inaugurata alla presenza del Viceministro dell’Economia e delle Finanze Maurizio Leo e del Viceministro delle Imprese e del Made in Italy Valentino Valentini, vede la partecipazione di importanti esponenti dell’industria e della scienza medica legate al mondo della visione. Si tratta di un settore che, probabilmente più di ogni altro, rappresenta l’incontro tra salute e Made in Italy.
“Oftalmologia, ottica e optometria: quale futuro con le nuove tecnologie”, il Viceministro delle Imprese e del Made in Italy Valentino Valentini ha sottolineato l’importanza di proteggere i marchi e i brevetti del made in Italy, specialmente nelle fasi iniziali della commercializzazione, per prevenire la diffusione di prodotti contraffatti che sembrano italiani. Secondo Valentini, il settore dell’occhialeria rappresenta la quintessenza dell’eccellenza italiana, grazie alla combinazione di capacità di design e di produzione di altissima qualità.
Il Viceministro Maurizio Leo ha sollevato la questione: “Come può il decisore politico aiutare un settore così dinamico?”. La sua risposta è stata: “Un cambiamento di approccio tra il fisco e il contribuente, attraverso la riduzione del carico fiscale e l’incremento delle risorse per le imprese. Tuttavia, è essenziale che tali sgravi fiscali vadano a beneficio degli investimenti e della ricerca.”
“La nostra industria rappresenta una delle realtà manifatturiere di maggior successo nel campo dell’export del Paese”, ha dichiarato Federico Buffa, Responsabile R&D, Stile prodotto e Licenze Eyewear presso EssilorLuxottica. “Chiediamo alla politica di prestare attenzione e di affiancarci nella formazione e nell’attrazione di giovani talenti”. Egli ha inoltre aggiunto che “le grandi aziende integrate in diversi passaggi del processo di lavorazione sono consapevoli della loro responsabilità nei confronti dell’intera filiera, e fino a pochi mesi fa il presidente di Essilor Luxottica ha dato un grande esempio reinvestendo costantemente in innovazione”
L’obiettivo dell’evento è quello di affrontare importanti tematiche, tra cui l’efficace utilizzo delle nuove tecnologie in vista di una visione futura che rispetti i ruoli delle due principali categorie che operano nel settore della vista: il professionista ottico e la classe medica. L’evento rappresenta un’opportunità per comprendere come le nuove tecnologie influenzeranno i diversi settori e livelli professionali legati al mondo della vista.
Il settore dell’occhialeria sarà uno dei protagonisti dell’incontro, con importanti implicazioni per lo sviluppo economico e industriale del Paese.
Secondo i dati dell’Associazione Nazionale dei Fabbricanti di Articoli Ottici (ANFAO), la produzione dell’occhialeria italiana dovrebbe raggiungere i 5,2 miliardi di euro nel 2022, registrando una crescita del 24% rispetto all’anno precedente. Le esportazioni di montature, occhiali da sole e lenti, che rappresentano circa il 90% della produzione del settore, sono aumentate del 22,5% rispetto al 2021, raggiungendo i 5 miliardi di euro (4,94 miliardi di euro). In particolare, le esportazioni di occhiali da sole sono cresciute del 28,9%, arrivando a quasi 3,4 miliardi di euro e tornando ai livelli pre-pandemia.
Tuttavia, questi risultati positivi devono confrontarsi con costi sempre più elevati e con una diminuzione del saldo totale dei produttori del 2% che ha portato il numero di aziende a livello nazionale a 830.
Il presidente dell’ANFAO, Giovanni Vitaloni, ha affermato che le aziende si sono sforzate di assorbire l’aumento dei costi al fine di evitare di gravare direttamente sul consumatore finale. Tuttavia, Vitaloni ha sottolineato che i margini di profitto sono diventati molto ridotti e in alcuni casi sono stati azzerati. Questa situazione potrebbe mettere a rischio gli investimenti aziendali nel lungo periodo, a meno che non si verifichino miglioramenti nel breve termine.
Il tema della salute, con particolare attenzione alle prospettive dell’oculistica all’interno del SSN, rappresenta una questione di grande importanza e allo stesso tempo di criticità. Secondo il professor Paolo Nucci, Presidente della Società di Oftalmologia Pediatrica e Strabismo, il Servizio Sanitario Nazionale, che ha già 45 anni, ha subito notevoli cambiamenti dal 1978 ad oggi. Nucci ha sottolineato l’importanza di indirizzare tali cambiamenti verso nuove tecnologie all’avanguardia, come l’utilizzo di intelligenza artificiale e strumentazioni digitali nella pratica oftalmologica, come l’imaging e la diagnosi AI. Allo stesso tempo, è essenziale trovare nuovi modi per mantenere una relazione diretta ed empatica con il paziente.
Secondo il professor Paolo Nucci, la tecnologia non può sostituire le risorse pubbliche destinate ai reparti e ai pronto soccorso oculistici, le quali sono sempre più scarse, contribuendo a rendere la situazione dell’oculistica all’interno del SSN sempre più precaria di anno in anno.
Inoltre, il dibattito durante il MIDO ha posto l’attenzione anche sul rapporto tra le diverse professioni coinvolte nel mondo della visione, come le aziende, i medici e gli ottici. Marco Procacciante, CEO di Vision Group, ha evidenziato l’importanza di intercettare la crescente ricerca di benessere fisico e psicologico, compreso il benessere visivo, nel mercato italiano. Inoltre, sempre più consumatori vedono gli ottici come dei veri e propri consulenti in questo percorso di benessere, secondo Procacciante.