In estate, è fondamentale prendersi cura dei propri occhi per evitare danni causati dai raggi UV. Gli esperti lanciano un allarme importante: fissare direttamente il sole, anche solo per pochi secondi sulla spiaggia o in montagna, può provocare danni fototermici irreparabili alla retina. Ma come possiamo proteggere i nostri occhi sotto il sole? E quali precauzioni dobbiamo prendere? Ecco alcuni utili consigli.
Evita i selfie al sole
La maculopatia solare è una condizione che si verifica quando la retina e l’epitelio pigmentato assorbono un’elevata quantità di energia radiante, causando inizialmente una sensazione di abbagliamento. Nei casi più gravi, le cellule nervose possono formare una macchia nera al centro dell’occhio (scotoma) in pochi giorni. Questa lesione può essere permanente e causare una riduzione irreversibile della visione centrale, poiché le cellule non possono rigenerarsi una volta morte. Il Dottor Scipione Rossi, direttore dell’Unità Operativa Complessa di Oftalmologia presso l’Ospedale San Carlo di Nancy di Roma e segretario tesoriere della Società Italiana di Oftalmologia (SISO), spiega che è fondamentale evitare di fissare il sole direttamente e senza protezione.
Esposizione prolungata
Un’eccessiva esposizione al sole, sia che si cammini sia che si rimanga fermi sulla spiaggia o in montagna, può comportare rischi per la vista. L’acqua riflette dal 10% al 20% dei raggi UV, ma anche in montagna, dove i raggi ultravioletti sono spesso più intensi rispetto alla pianura, gli escursionisti che non indossano occhiali da sole con filtri adeguati possono subire gravi danni alla superficie dell’occhio. Il Dottor Rossi sottolinea che è importante evitare selfie al sole senza adeguate protezioni, poiché gli occhiali da sole da soli non sono sufficienti per filtrare in modo adeguato le radiazioni luminose. È inoltre consigliato limitare l’uso prolungato di tablet e smartphone senza indossare occhiali da sole.
Infiammazioni causate dal sole
I raggi UV possono danneggiare gli occhi proprio come le scottature solari danneggiano la pelle, ma spesso questi rischi vengono ignorati o sottovalutati. Le lesioni oculari causate dai raggi UV possono essere temporanee o permanenti. Possono manifestarsi infiammazioni oculari, come la congiuntivite, un’infiammazione della congiuntiva causata dalla disidratazione, e la fotocheratite, una lesione della cornea che provoca sensibilità estrema alla luce e dolore. Il Professor Stanislao Rizzo, direttore della Clinica Oculistica presso l’Università Cattolica Sacro Cuore di Roma e membro del Consiglio Direttivo della SISO, mette in guardia sui danni oculari causati dai raggi UV.
Segnali di pericolo a cui fare attenzione
I danni causati dai raggi UV possono essere confusi con irritazioni oculari causate da sabbia o vento. Pertanto, è importante conoscere i sintomi tipici che si manifestano di solito dalle 3 alle 12 ore dopo l’esposizione al sole: occhi doloranti e pruriginosi, lacrimazione, arrossamento e vista sfocata o poco nitida.
Quando consultare un oculista
Nella maggior parte dei casi, i sintomi guariscono dopo due o tre giorni, poiché gli strati superficiali della cornea hanno la capacità di rigenerarsi rapidamente. Tuttavia, per valutare l’entità del danno, è importante farsi visitare da un oculista che potrà prescrivere colliri antinfiammatori, antibiotici per prevenire eventuali infezioni e gel contenenti vitamina D. È importante tenere presente che l’esposizione continua ai raggi solari può causare una secchezza oculare cronica, che si manifesta con arrossamento e assottigliamento del film lacrimale e può aumentare il rischio di degenerazione maculare e di altre malattie oculari, come la cataratta.
La protezione degli occhi dovrebbe essere una priorità quando si tratta di esporsi al sole. Indossare occhiali da sole con filtri UV adeguati, evitare di fissare direttamente il sole e proteggere gli occhi con cappelli o visiere sono solo alcune delle precauzioni che possono aiutare a mantenere la salute degli occhi durante l’estate.